Beck – Mongolian Chop Squad

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~Chokko
view post Posted on 30/7/2007, 11:42




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TRAMA

Yukio Tanaka è un normalissimo studente quattordicenne, con una vita ordinaria e tranquilla. Un giorno grazie (o a causa) di uno strano cane, Yukio fa la conoscenza di Ryusuke, un sedicenne un po’ scapestrato con la grande passione per la musica. Yukio, anche in questo campo, ha gusti molto semplici e non si è mai soffermato sulla musica rock né tanto meno su quella straniera. Grazie a Rysuke e a Izumi Ishiguro, sua amica nonché sua storica cotta, Yukio entra in questo mondo restandone totalmente affascinato.
Ryusuke ha un obbiettivo: fondare la miglior band musicale di tutti i tempi. In questo progetto resta in qualche modo coinvolto anche Yukio che inizierà così a studiare chitarra, dimostrando di avere un discreto talento anche come cantante. Molti sono i personaggi che aiuteranno il ragazzo nella sua crescita musicale che, tra l’altro, segnerà anche la sua crescita come individuo: Maho, sorella minore di Ryusuke, sarà la prima ad accorgersi del talento di Yukio mentre il Signor Saito, personaggio davvero emblematico, sarà il maestro del protagonista, insegnandogli a suonare la chitarra e spingendolo a dare il meglio di sé.
Pagina dopo pagina il manga ci racconta non solo la crescita musicale di Yukio ma anche la difficile e lenta formazione della band che, chiaramente, si chiamerà Beck: nome preso a prestito dal particolarissimo cane di Ryusuke, mascotte poi del gruppo. Beck racconta i sogni e le ambizioni di un gruppo di giovani, nonché gli sforzi fatti per raggiungere un obbiettivo importante.

COMMENTO MANGA DB

Essendo un’opera disegnata e scritta, ovviamente, tutto quello che è canto e musica lo si può solo immaginare, dando per scontato che il talento raccontato sia davvero tale. Nonostante questo l’opera è capace di coinvolgere ed appassionare, portando il lettore a tifare perché Ryusuke riesca nell’impresa di formare la band così come Yukio riesca ad uscire dal suo bozzolo e dimostrare tutti i suoi numeri.
Il tratto è caratterizzato da alti e bassi: accanto a disegni decisamente belli e accattivanti, ci sono tavole dove visi e corpi sono disegnati senza precisione, rendendo così un po’ ostica la lettura, almeno per quanto riguarda le prime battute. Già dal secondo volume, infatti, non si fa più caso a queste irregolarità stilistiche rimanendo semplicemente coinvolti dall’evoluzione della storia.
 
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